Disastro della funivia Stresa-Mottarone

La mattina del 23 Maggio 2021 la cabina dell’impianto cade a terra, provocando la morte di 14 persone.

I soccorsi all’opera nei pressi della cabina precipitata

Premetto che ci sono tecnici molto più preparati di me in merito, le cui verisoni possono essere conultate in questo sito:

https://www.funiforum.org/funiforum/node/251433

La funivia parte da Stresa e arriva al Mottarone mediante la stazione intermedia Alpino. L’incidente è avvenuto nel secondo troncone.
Schema del luogo dell’incidente.

Le funivie di questo tipo prevedono 3 tipi di cavi: 1) portante, ovvero quello che sorregge il peso delle cabine, fisso 2) traino, ovvero quello che tira la cabina verso monte mediante una forma ad anello che collega le 2 cabine, passando per per le stazioni di valle e monte 3) soccorso, necessario per eventuali opere appunto di soccorso.

Schema delle funi
Dettaglio delle funi, notare l’innesto del traino alla cabina

Ora le immagini dopo l’incidente:

Situaizone delle funi dopo l’incidente. I cavi di soccorso e portante sono al loro posto, mentre il traino è lasco

L’ipotesi più probabile riguarda la rottura del cavo di traino, in quanto alcuni testimoni hanno riportato che la funivia poco prima dell’arrivo alla stazione di monte è scivolata giù, uscendo poi di sede.

E’ poi doveroso ribadire che la rottura di un cavo di traino è un evento possibile anche se raro, per questo le cabine sono dotate di sistemi che in caso di distacco dello stesso azionano in automatico dei freni sul cavo portante, bloccando la cabina. Ciò è successo all’altra cabina, che si è fermata poco prima dell’arrivo alla stazione Alpino.

Operazioni di recupero dei passeggeri nella cabina fermatasi poco prima della stazione Alpino. Notare che il cavo di traino è lasco in entrembi i versi.

Un altro dettaglio utile riguarda il collegamento tra la cabina e il cavo di traino:

Innesto fra braccio e fune di traino
Moncone dell’innesto a cerniera fra il braccio portante e la fune, si nota difficilmente, ma il cavo sembra essere completamente assente.

L’ultima immagine indica il particolare di collegamento della fune di traino verso monte.

Torre Velasca, Milano

Piccola descrizione del meccanismo strutturale che permette l’equilibrio statico della famosa torre a forma di fungo.

L'immagine può contenere: cielo, notte e spazio all'aperto

Gli elementi inclinati e gli elementi orizzontali ad esso connessi si chiamano rispettivamente puntone e tirnate, per cui il primo è compresso mentre il secondo è in trazione. Un elemento è compresso quando viene schiacciato (la lattina di coca quando viene pestata) mentre un elemento èin trazione quando viene allungato (un elastico da bungge jumping).

L'immagine può contenere: cielo e spazio all'aperto

Il problema sta nel reggere i carichi verdi che vengono dall’alto, i quali devono poter scorrere fino alle frecce arancioni che poi arriveranno direttamente al terreno trimeti i pilastri. Freccia verde e freccia arancione sono disassate, per cui creano una “coppia” che viene assorbita dal sistema azzurro-rosso, dove il primo è un elemento in trazione, mentre il secondo è un elemento in compressione. Stesso principio di funzionamento del ponte levatoio, la porta in legno è compressa, mentre le catene sono in trazione. In gergo tecnico si chiama sistema tirante-puntone.

Cedimento in fondazione

Un interessante caso dove un intero spigolo del fabbricato è stato oggetto del cedimento delle fondazioni, a causa delle deformazione del terreno.

Vista aerea: un pozzo ed una grande quercia accanto al fabbricato

La presenza di una quercia enorme e di un pozzo, in seguito agli eventi sismici del 2012, hanno portato ad un lento ma inesorabile assestamento del terreno, il quale ha portato al cedimento di una porzione del fabbricato.

Lesione subita dal fabbricato

L’andamento è tipico dei cedimenti in fondazione, e si può notare l’importanza del danno. La copertura mastodontica in cemento armato ha permesso alla copertura di non collassare e di rimanere appoggiata alla parte che invece non ha subito alcun spostamento.

Negli ultimi anni questi fenomeni sono molto frequenti, a causa del clima matto che porta i terreni a grandi sbalzi repentini in termini di contenuti d’acqua, passando dal secco estremo fino al riempimento completo dovuto a grandi piogge. Questi interventi possono essere inseriti negli interventi di mitigazione sismica, detraibili con il sismabonus e superbonus.

L’importanza dei tiranti

I tiranti sono elementi esili e snelli che hanno la funzione di “reggere a trazione”. In particolare sono gli elementi maggiormente utilizzati per evitare che le pareti di un edificio in muratura possano ribaltarsi verso l’esterno.

In rosso i tiranti, in giallo la muratura a sacco.

La foto riportata indica chiaramente come la presenza dei tiranti (nella foto si vedono solo le estremità di ancoraggio, dette “capochiave”) ha di fatto evitato il ribaltamento delle murature.

Solaio anni 60 in latero-cemento

Non c’è niente di meglio di una demolizione per capire le vecchie tecniche costruttive.
Inerpicandosi tra le macerie (in sicurezza, sempre), si possono trovare dei veri e propri tesori.
Ho fotografato una tipologia di solaio simile ad un tipo “CIREX”, con ferri d’armatura lisci.

Solaio proveniente da demolizione

Questi solai in laterizio venivano accostati, poi nello spazio fra le pignatte venivano posati i ferri e gettato il calcestruzzo.
Ci sono moltissime variabili di questa tipologia costruttiva, e trovare riferimenti in letteratura è sempre molto difficile, soprattutto perché una volta si costruiva “alla buona”. Qui sotto quello che è stato possibile trovare: